Carissimi genitori e carissimi docenti,
se lo scorso anno ci avessero detto che ci saremmo ritrovati nuovamente ad augurarci il Buon Natale in tempi covid, non ci avremmo creduto. Il desiderio di normalità si fa ogni giorno sempre più forte e altrettanto la sensazione che si stia combattendo contro un nemico subdolo, che accusa il colpo, salvo poi ripresentarsi di nuovo forte e pericoloso.
In questo momento è più che mai necessario seguire le indicazioni che ci vengono fornite, essere prudenti e rispettosi delle regole, vaccinarci e vaccinare i nostri figli per tutelare la salute di tutti, ma soprattutto dei più fragili, e per evitare nuove chiusure, in particolare delle scuole.
La didattica a distanza è stata una necessità e, se pur con qualche criticità, di cui si è molto parlato, ci ha consentito di mantenere un legame forte con i nostri alunni e le nostre alunne nei tempi più duri della pandemia. I bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze hanno, però, bisogno di stare in presenza, di condividere spazi e pensieri, di mettersi intorno ad un tavolo, di guardarsi negli occhi senza la mediazione di uno schermo, e di lavorare insieme e, altrettanto, ne hanno bisogno i docenti.
Le nuove condizioni in cui ci siamo trovati a vivere e a fare scuola e il prevalere del mondo digitale sulla realtà sembrano avere avuto notevoli ripercussioni sulle abilità manuali dei bambini e delle bambine e sulle loro autonomie. Molti sono in difficoltà nell’ indossare e nel togliere la giacca, nell’allacciare la camicia o la felpa con la cerniera lampo, nell’allacciarsi le scarpe, nell’utilizzare le forbici, il righello , le squadrette e il compasso o qualsiasi piccolo attrezzo. Per contrastare questo fenomeno gli insegnanti stanno proponendo attività che stimolino lo sviluppo di abilità motorie fini, quali l’uncinetto, il telaio, la ceramica; è stata persino rispolverata una vecchia macchina giocattolo per fare la maglia, che ha riscosso molti consensi.
Inviterei, dunque, a cogliere l’occasione fornita dalla pausa natalizia per continuare in questa direzione e pertanto auspico che i docenti a non assegnino compiti che comportino di eseguire esercizi ripetitivi e men che mai di affrontare in autonomia argomenti non svolti, ma che stimolino alunni ed alunne ad esercitare manualità e creatività.
Agli alunni e alle alunne suggerirei, invece, di dedicare un po’ di tempo alla lettura, seguendo sia le indicazioni degli insegnanti, sia le loro passioni letterarie, e ai genitori di leggere ad alta voce per i più piccoli, perché l’amore per i libri non si può imporre, ma si può insegnare.
Concludo queste semplici riflessioni augurando a tutti voi di trascorrere serenamente questo periodo di vacanza ed esprimendo la mia vicinanza a tutti coloro che si trovano, purtroppo, confinati.
Tanti cari auguri di Buon Natale.
Cristina Marta
da Segreteria
del martedì, 21 dicembre 2021