Pietro Benetti, dal carcere di Regina Coeli
Ai miei cari figli,
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Dell'amore per l'umanità fate una religlione e siate sempre solleciti verso il bisogno e le sofferenze dei vostri simili. Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici e qualche volta con la vita. Una vita in schiavitù è meglio non viverla. Amate la madre patria, ma ricordate che la patria vera è il mondo e, ovunque ci sono vostri simili, quelli sono i vostri fratelli. Siate umili e disdegnate l'orgoglio; questa fu la religione che seguii nella mia vita. Forse, se tale è il mio destino, potro soppravivere a questa prova; ma se così non può essere io muoio nella certezza che la primavera che tanto io ho atteso brillerà presto anche per voi. E questa speranza mi dà la forza di affrontare serenamente la morte.
da Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana.
Venne fucilato il 29 aprile 1944.
Nell'ottentesimo anniversario della liberazione dell'Italia dalla occupazione straniera e dalla dittatura fascista, ricordiamo tutti gli uomini e tutte le donne che hanno dato la loro vita per la nostra libertà.
da Segreteria
del venerdì, 25 aprile 2025