Carissimi Genitori,
questo primo giorno di scuola, così atteso e così temuto, è terminato.
I docenti si sono destreggiati egregiamente fra dichiarazioni , orari scaglionati e nuovi percorsi. Gli alunni, anche i più piccoli, hanno dimostrato di essere responsabili e di avere ormai del tutto assimilato i comportamenti e i gesti, che da febbraio hanno scandito le loro giornate.
Nelle scuole, vuote e silenziose per troppi mesi, ha ripreso a pulsare la vita.
Questa mattina, quando ho visto entrare i bimbi del primo anno con il sorriso sotto la mascherina mi sono commossa. Nei loro sguardi curiosi ho scorto la speranza che dall’incubo in cui siamo precipitati si possa uscire.
Ma la speranza è un bene prezioso e deve essere coltivato con cura.
Per troppo tempo molte delle nostre energie sono state impegnate nel risolvere i tanti problemi pratici e logistici che si sono presentati.
Abbiano traslocato laboratori, svuotato armadi e riempito cantine, spostato banchi e sedie, ma abbiamo anche lungamente riflettuto su quale impatto questa nuova organizzazione degli spazi e dei tempi avrebbe avuto sulle pratiche didattiche. Ci siamo interrogati su come coniugare distanziamento fisico e lavoro cooperativo, netta separazione dei gruppi classe e senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Molti dei genitori con cui abbiamo parlato, soprattutto quelli che hanno intrapreso con noi l’esperienza del modello Senza zaino, ci hanno espresso a riguardo le loro preoccupazioni, ma io mi sento di rassicurarli.
Il nostro Istituto si impegnerà strenuamente per trovare soluzioni che siano rigorosamente rispettose tanto delle misure di contenimento del contagio, quanto dei pilastri che sostengono la nostra progettazione didattica, la Comunità, la Responsabilità e l’Ospitalità.
Lo abbiamo già dimostrato con le scelte operate riguardo alla disposizione dei banchi, all’utilizzo delle buchette, delle borse e dei semafori, con l’impegno nel rendere le scuole più gradevoli. Con il tempo riusciremo a recuperare anche il momento dell’Agorà, che è fondamentale per i nostri alunni. Avrà di certo una nuova forma, ma conserverà lo stesso significato di condivisione e di fratellanza.
In questo momento non vi è la possibilità di mettere in comune materiale didattico, ma ciò non pregiudica la possibilità, invece, di far circolare idee e pensieri, di realizzare esperienze didattiche in gruppo, anche trasversalmente rispetto alle classi. Le nuove tecnologie, che tutti abbiamo imparato ad utilizzare meglio durante periodo di isolamento, ci saranno di aiuto.
Le insegnanti, da parte loro, hanno iniziato il percorso formativo sul modello Senza Zaino e attingeranno nuove ispirazioni nel confronto l’una con l’altra e con le formatrici.
Il ruolo di voi genitori è centrale rispetto ai processi di insegnamento-apprendimento e non si esaurisce nel fornire riscontri, se pur utilissimi, sui loro esiti. Le vostre competenze educative e formative sono il valore aggiunto per qualsiasi esperienza la scuola pensi di mettere in campo e sarà nostra cura creare occasioni di confronto nelle quale possiate esprimerle.
Ci attende un cammino faticoso e costellato di insidie, ma sono certa che sapremo attraversarlo nel miglior modo possibile, con l’obiettivo comune di realizzare il bene per i nostri alunni.
Oggi, all’entrata, una bimba del primo anno della scuola primaria mi ha detto che preferisce andare a scuola che al mare. Mi pare un buon auspicio.
Buon anno scolastico a noi tutti
Cristina Marta
da Segreteria
del martedì, 15 settembre 2020